In Italia la Termovalorizzazione rifiuti segna il passo rispetto ai Paesi del Centro-Nord Europa. Al 31.12.2010, secondo l’ultima indagine condotta da ENEA e Federazione ambiente sono presenti sul territorio nazionale 53 impianti di incenerimento di rifiuti urbani, di cui 50 effettivamente operativi. La normativa di settore classifica i rifiuti in due distinte categorie: i rifiuti urbani (RU) e i rifiuti speciali (RS). I primi individuano principalmente i rifiuti domestici e, più in generale, quelli prodotti in un contesto urbano, quali quelli derivanti da attività commerciali, circuiti produttivi di ridotte dimensioni, dal terziario ecc. che spesso vengono “assimilati” a quelli urbani a livello locale, in accordo a specifici regolamenti comunali I rifiuti speciali invece includono per lo più i rifiuti, anche pericolosi, derivanti dall’industria, dall’agricoltura e dalle attività di costruzione e demolizione. Benché la tematica dei rifiuti urbani sia più conosciuta e pressante presso l’opinione pubblica, dal punto di vista quali-quantitativo il quadro relativo ai rifiuti speciali risulta essere molto più variegato e significativo La capacità complessiva di trattamento è pari 21.693 t/g, la potenza elettrica installata è 782 MW. La capacità media di trattamento risulta di poco superiore alle 400 t/g, corrispondenti a circa 135.000 t/a. Le considerazioni e i dati di seguito riportati sono riferiti principalmente al caso dei rifiuti urbani, per i quali il ricorso all’incenerimento è molto più sviluppato che per gli speciali
Termovalorizzazione rifiuti
Un impianto di Termovalorizzazione rifiuti urbani richiede l’impiego essenzialmente di energia elettrica per il funzionamento delle sue apparecchiature principali, ausiliarie ed accessorie Ciò in analogia quanto già avvenuto nella redazione del “BRef for Waste Incineration Occorre inoltre ricordare che negli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani vengono attualmente trattati quantitativi significativi di rifiuti speciali (inclusi i pericolosi), mediamente dell’ordine del 15-20 % del totale trattato. Per quanto riguarda la configurazione impiantistica, essa risulta piuttosto consolidata dopo le rilevanti trasformazioni e il progresso tecnologico conseguiti nell’ultimo decennio del secolo scorso I consumi di energia termica sono legati all’impiego di combustibile fossile, per lo più gas naturale, necessario per attivare la combustione e per mantenere la temperatura minima richiesta dalla normativa nella camera di post-combustione In Tabella 1 sono riportati i consumi medi unitari derivanti dall’indagine di settore effettuata a livello nazionale, espressi in termini di Sm3 di gas naturale, rapportati al parametro Gli impianti di compostaggio e di digestione anaerobica di rifiuti urbani richiedono l’impiego di energia elettrica per il funzionamento delle apparecchiature principali, ausiliarie e accessorie. Non sono, di norma, previsti consumi di energia termica. Ai fini del reperimento dei dati, oltre ad una ricerca bibliografica, sono state svolte alcune analisi di dettaglio di impianti di compostaggio e di digestione anaerobica di rifiuti organici
Termovalorizzazione rifiuti
L’elaborazione dei dati ha evidenziato una casistica caratterizzata da un’applicazione di tecnologie che di fatto influenzano in modo significativo la Termovalorizzazione rifiuti riscontrata nei dati raccolti I valori riportati sono stati ricavati sia tramite l’elaborazione di dati relativi ad alcuni casi rappresentativi di impianti italiani, sia tramite analisi in campo, nonché da riferimenti bibliografici. In bibliografia, ad esempio, i dati di consumo relativi al solo compostaggio risultano compresi tra 6 e 60 kWh/t di rifiuti trattati. Per rendere più preciso questo dato l’indagine eseguita è entrata nel dettaglio delle varie tecnologie e delle varie fasi di processo (pre-trattamento, fase attiva, post-trattamento, raffinazione, biofiltrazione, ecc.). In questo modo è stata ridotta la variabilità dei dati, ma rimane comunque una “forchetta” abbastanza ampia a testimonianza del fatto che i dati risultano molto disomogenei.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Gestione dei rifiuti data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)